L’effetto del trattamento EMDR sui ricordi (2019)

L’EFFETTO DEL TRATTAMENTO EMDR SUI RICORDI

Quando avviene un evento disturbante, questo può rimanere racchiuso nel cervello con le sue immagini originali, i suoni, i pensieri, le emozioni e le sensazioni corporee vissute nel momento in cui è stato vissuto. Come sostiene la teoria dell’origine multifattoriale dei disturbi mentali, l’esposizione ad eventi stressanti riveste un ruolo fondamentale nell’esordio di numerose psicopatologie, soprattutto se sono presenti fattori psicosociali e di vulnerabilità genetica.

Maltrattamenti ripetuti nell’infanzia possono creare vari effetti biologici che possono alterare lo sviluppo neurologico (De Bellis e Van Dillen, 2005). Queste alterazioni biologiche creano una base per l’elaborazione emotiva e per i deficit di funzionamento che portano ad una auto-regolazione limitata e a successivi disturbi psicologici, come disturbi post-traumatici da stress, depressione, disturbi d’ansia, dipendenze e altri problemi emotivi (van der Kolk, 2005).

Gli studi pubblicati negli ultimi 23 anni[1] hanno dimostrato che i movimenti oculari, durante l’EMDR, stimolano l’informazione e permettono al cervello di elaborare le esperienze che possono aver contribuito allo sviluppo di un disagio psichico-esistenziale. L’informazione legata ad esperienze traumatiche e stressanti non sempre è elaborata completamente, le percezioni iniziali saranno immagazzinate essenzialmente come sono state nell’input, insieme con pensieri distorti o percezioni sperimentate al momento dell’evento[2].

I movimenti oculari bilaterali alternati possono aiutare ad elaborare tali esperienze, allontanate dalla coscienza dall’individuo stesso per difendersi dal dolore, dall’impotenza, dalla vergogna, vissute in quel momento; un compromesso trovato per sopravvivere a situazioni difficili da gestire. Un bambino di 6 anni può, per esempio, reagire a un trauma per abuso (sessuale, psicologico, fisico, emotivo) e/o a un trauma per omissione (trascuratezza, mancata sintonizzazione delle figure di riferimento ai suoi bisogni di attenzione, riconoscimento, fisiologici), adottando diverse strategie. L’ansia, la paura, la dipendenza da sostanze e/o affettiva, possono essere sintomi/compromessi scelti/creati, per difendersi da emozioni insostenibili[3].

Attraverso il trattamento EMDR, integrato alla psicoterapia, finalizzata alla conoscenza della funzione del sintomo, l’individuo avrà la possibilità-responsabilità di accedere al passato, d’integrarlo al presente e di realizzare la guarigione[4]. Il meccanismo d’azione sembra essere associazione, ricollocazione e riconsolidamento (Shapiro, 2008).

L’autoregolazione organismica, sostenuta anche dalla stessa terapia della Gestalt, è il principio guida del trattamento EMDR.  Il paziente, stimolato a livello bilaterale, farà da solo il lavoro di elaborazione. Ognuno di noi possiede un sistema innato orientato verso l’autoguarigione. Se l’individuo, durante la stimolazione bilaterale, si affida e confida nella sua naturale risorsa, osservando quello che viene (emozioni, immagini, pensieri), il cervello farà il suo lavoro[5].

Il caso di Eleonora[6]

I ricordi finivano…poi tutto nero…c’erano tante emozioni che non trovavano posto…Mi sentivo così prima della terapia.

Sapere cosa è accaduto nella mia storia è stata la cosa più importante. Poiché mi sono resa conta che tutto apparteneva al passato. È qualcosa che è già successo. Questo lo rende più circoscrivibile.

Mi dà una sensazione di sollievo. Non mi travolge. Mi fa respirare, mi rimette nella realtà…non sono più in balia. L’altra sera ho visto il mio ricordo brutto completamente trasformato. Ho visto me da piccola che guardavo la stessa scena di cui ho già parlato… quella bambina è sempre nel giardino e in casa ci sono sempre i genitori che stanno litigando, come in un teatrino, ma adesso la bambina si alza e se ne va, serena, anche se quando si alza ho l’impressione che improvvisamente diventi adulta. Sono io che ora mi alzo e me ne vado.

Ora ho la consapevolezza di quello che prima mi spaventava, perché a me sconosciuto. Ora appartiene tutto al passato. Al mio passato.

[1] Chris Lee e Cuipers , 2012, Journal of Behavior Therapy and Exp. Psichiatry.

[2] Adaptive Information Processing (Shapiro, 1995)

[3] Il modello AIP sostiene che la patologia è causa dei ricordi non elaborati.

In uno studio realizzato su 1295 terapeuti formati in EMDR, non sono stati rilevati più effetti secondari negativi di altri approcci terapeutici. Inoltre, i terapeuti riportavano che l’ideazione suicidaria e altri sintomi, erano minori in un trattamento EMDR che in altri metodi usati prima (Lipke, 1992). EMDR risulta uno dei metodi terapeutici più sicuri ed efficaci per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche, da quelli con la t minuscola (eventi stressanti precoci, unici o ricorrenti) a quelli con la T maiuscola.

[5] La ricerca sui movimenti oculari durante sedute EMDR ha dimostrato degli effetti su VIVIDITA’, EMOZIONI, RICHIAMO ASSOCIATIVO DI RICORDI AUTOBIOGRAFICI IN LIBERA ASSOCIAZIONE (Gunter e Bodner, 2008). SAMSHA (U.S.A.), 2011, ha riconosciuto l’EMDR come un trattamento evidence based per la Depressione, l’Ansia e il PTSD.

[6] EMDR: modello e applicazioni cliniche, Isabel Fernandez, Anna Rita Verardo. Firenze, 2019, pag. 47